Quante sedute di osteopatia servono
Non è possibile stabilire a priori quante sedute di osteopatia servono per guarire. Partendo dal presupposto che ogni corpo ha una storia clinica differente e reagisce in modo diverso agli stimoli a cui viene sottoposto, quantificare il numero di sedute che ci vogliono per permettere la risoluzione di un problema che un paziente presenta sarebbe poco professionale non solo nei confronti dell’individuo, ma anche della filosofia su cui si basa l’osteopatia.
Purtroppo entrano in gioco veramente tanti fattori, tra cui la bravura del terapeuta, la predisposizione mentale del paziente a risolvere il problema e patologie organiche presenti nel corpo per citarne alcuni.
Quindi l’osteopata può dare una stima indicativa del numero di sedute che ci vogliono per aiutare il corpo a tornare in fisiologia. Tutto ciò esclusivamente dopo aver visitato il paziente, non telefonicamente o per messaggio.
Prima visita osteopatica
Nella prima visita osteopatica vengono raccolte tutte le informazioni chiave della storia clinica del paziente in modo da ricomporre gli eventi traumatici che nel tempo possono aver alterato determinato zone corporee portandole in disfunzione. Questo permette non solo di avere un’idea generale delle strutture che stanno causando i sintomi del paziente, ma soprattutto di capire se ci possono essere delle controindicazioni relative o assolute al trattamento osteopatico e nel caso indirizzare l’individuo verso la figura sanitaria di competenza.
Successivamente, si passa alla parte pratica in cui attraverso test specifici, indagine palpatoria e manipolazioni delle zone in disfunzione si eliminano quelle restrizioni che non permettono l’autoguarigione e l’autoregolazione del paziente.
Prognosi osteopatica
Dopo la prima seduta l’osteopata è, normalmente, in grado di fornire una prognosi osteopatica sulla quantità di sedute necessarie per il ripristino della fisiologia in base anche alla responsività dei tessuti alle manipolazioni.
In genere, tre sedute sono sufficienti per riportare l’organismo ad esprimere benessere e non solo eliminare il dolore che il paziente lamenta, ma anche prevenire eventuali problemi nell’immediato futuro. Ci saranno, tuttavia, casi in cui sono richieste un maggior numero di sedute a causa della concomitanza di patologie che non permettono all’organismo di ritornare in fisiologia nel breve periodo (es. patologie reumatiche), come casi in cui sarà sufficiente anche una singola visita!
Frequenza delle sedute
Anche la frequenza con cui l’osteopata vede un paziente è molto variabile e dipende da persona a persona. In genere, dopo la prima visita il paziente viene visto a distanza di una settimana se non ci sono complicazioni o non si è avuto a che fare con pazienti in acuto. Dopo la seconda visita, se il paziente non presenta sintomi si fa una visita di controllo a distanza di almeno due settimane in modo da capire se gli stimoli che il corpo ha ricevuto sono stati sufficienti a permettere l’espressione di salute in un periodo più lungo.
Successivamente, è consigliato fare dei check up periodici dall’osteopata a distanza di 1 o più mesi in modo da tenere sotto controllo la situazione e cercare di prevenire quanto più possibile l’insorgenza futura di disturbi, anche differenti da quello per cui si è andati in prima visita.