La gravidanza
La gravidanza è un momento molto importante per la mamma ed il suo futuro bambino durante il quale il corpo della donna va incontro ad alcuni cambiamenti reversibili sia strutturali che ormonali.
Infatti, cambierà drasticamente la postura per l’aumento di volume addominale e per le strutture capsulo-legamentose che andranno incontro a dei cambiamenti fisiologici verso la lassità. A seguito di questi cambiamenti, però, potranno insorgere disturbi come mal di schiena e nausea.
Tutto ciò che avviene nel corpo della mamma è fondamentale e assolutamente fisiologico per creare un ambiente più accogliente possibile, oltre che adatto all’accrescimento del feto, e soprattutto per permettere la futura nascita del bambino.
Cambiamenti strutturali
Questi cambiamenti iniziano ad avvenire dalle prime settimane e coinvolgono prima di tutto l’utero, che aumenterà di volume. Quest’aumento di volume porterà ad un aumento della pressione addominale che quindi risulterà in un cambiamento nelle due cerniere vertebrali dorso-lombare e lombo-sacrale ed un conseguente adattamento di tutte le strutture muscolo-scheletriche collegate ad esse (es. diaframma toracico).
Cambiamenti ormonali
Inoltre, tra la decima e dodicesima settimana ci sarà un rilascio massiccio di ormone relaxina che ha il compito di rendere più lasse le strutture capsulo-legamentose, in particolare del bacino, in modo da aumentarne l’ampiezza. A seguito della maggiore lassità capsulo-legamentosa, le articolazioni sacro-iliache e la sinfisi pubica tenderanno a cambiare leggermente la loro posizione, portando il bacino in antiversione e aumentando la fisiologica lordosi lombare.
Questo è il momento in cui nella maggior parte dei casi la donna comincia ad avvertire disturbi muscolo-scheletrici come mal di schiena, a volte abbinato a sciatalgia o disturbi neurologici (es. parestesia, cioè perdita di sensibilità), ad uno o entrambi gli arti inferiori, se verrà irritato anche il plesso lombare.
Cambiamenti emodinamici
Col progredire della gravidanza si avranno anche cambiamenti a livello emodinamico, con un picco nel secondo trimestre. I cambiamenti più importanti sono la diminuzione della pressione sanguigna e la ritenzione di liquidi per l’aumento di rilascio del progesterone.
Infatti, a seguito di questi cambiamenti la donna potrebbe iniziare ad avvertire gonfiore alle parti più distali degli arti (caviglie e polsi) proprio a causa della congestione fluidica all’interno dei vasi, con conseguente disturbi neuro-muscolo-scheletrici annessi alle strutture colpite. Uno dei casi più eclatanti è la sindrome del tunnel carpale.
Disfunzioni
A parte tutti questi cambiamenti fisiologici, ci potranno essere anche dei cambiamenti non fisiologici (disfunzioni) di strutture neuro-muscolo-scheletriche o viscerali, direttamente o indirettamente collegati a tutto ciò che sta avvenendo nel corpo della mamma.
Importanza dell’osteopatia in gravidanza
L’osteopatia in gravidanza può essere di grande aiuto per mantenere l’equilibrio di tutte le strutture dell’organismo ed evitare che questi sintomi (es. mal di schiena), del tutto naturali in gravidanza, possano diventare insopportabili per la donna.
Infatti, l’osteopata quando tratta una donna in gravidanza non si pone l’obiettivo di eliminare le condizioni dolorose della paziente perché spesso sono causate dai cambiamenti di cui si è discusso nella prima parte di questo articolo e quindi sono condizioni che non è possibile risolvere completamente durante la gravidanza.
Le terapie, invece, saranno incentrate sul miglioramento dello stato generale della salute della mamma cercando di eliminare tutte le disfunzioni presenti in modo da rendere quando più funzionale possibile l’organismo, cercando di rendere la gravidanza un’esperienza più piacevole possibile.
Tecniche di osteopatia in gravidanza
Chiaramente le tecniche di osteopatia in gravidanza sono ben diverse da quelle che si effettuano su pazienti che non si trovano in questa situazione. L’osteopata difficilmente applicherà tecniche molto potenti o che possano creare delle forti pressioni all’interno dell’addome per ovvie ragioni. I trattamenti osteopatici in donne gravide sono del tutto sicuri sia per la madre che per il futuro bambino e non c’è la possibilità di apportare danni a nessuno dei due organismi.
Importanza dell’osteopata per le donne post parto
Inoltre, l’osteopatia risulta un ausilio molto utile anche nel post parto. Una volta espulso il bambino, il corpo della mamma deve poter riportare tutti i cambiamenti avvenuti alla normalità. Ma anche prendersi cura del bambino può essere stressante a livello delle strutture neuro-muscolo-scheletriche della mamma (es. stress alla schiena tenendo il bambino in braccio). Quindi, l’osteopata risulterà un valido aiuto per aiutare il corpo ad esprimere benessere eliminando tutti quegli ostacoli che non permetterebbero all’organismo di stare bene.
L’osteopata non sostituisce il pediatra
È bene, però, che la mamma capisca che l’osteopatia è una terapia complementare alla medicina tradizionale. Quindi è di fondamentale importanza fare dei controlli ginecologici in modo da scongiurare eventuali problemi patologici che l’osteopatia non può assolutamente né risolvere, né trattare.